TRACCE D’INCHIOSTRO
il gesto nella calligrafia dell’Asia Orientale
seminario di calligrafia con Bruno Riva
27 – 28 MAGGIO 2017
ATELIER BABEL
+ INFO: atelierbabelarte@gmail.com
339 8244734 / 339 5864576
Erba (CO)
TRACCE D’INCHIOSTRO
il gesto nella calligrafia dell’Asia Orientale
seminario di calligrafia con Bruno Riva
27 – 28 MAGGIO 2017
ATELIER BABEL
+ INFO: atelierbabelarte@gmail.com
339 8244734 / 339 5864576
Erba (CO)
Per il ciclo di conferenze
“LE EPIFANIE DELLA PAROLA
L’invenzione della scrittura nelle culture d’Oriente”
organizzato dall’Associazione culturale “In Asia”
Tesori d’inchiostro
L’arte della scrittura in Giappone
conferenza di Carmen Covito
Sabato 21 Gennaio, ore 17.00
Teatro dell’Istituto Agli Angeli, Via Cesare Battisti 8, Verona.
La scrittura in ideogrammi, trasmessa dalla Cina in Giappone con i testi buddhisti nel VI secolo della nostra era, fu rapidamente adattata a una lingua strutturalmente diversa attraverso l’integrazione con due alfabeti sillabici (hiragana e katakana) ma conservò la sua fondamentale particolarità: nel gesto del pennello che scrive, utilità pratica ed espressione estetica sono tutt’uno. La calligrafia non è un semplice ornamento ma un’arte vera e propria, inseparabile dalla pittura e dalla poesia. E, come le altre arti tradizionali, l’arte della scrittura è ancora oggi una via per la realizzazione spirituale e una disciplina rigorosa, i cui segreti vengono trasmessi da maestro a discepolo come accade nell’ikebana, nel teatro o nelle arti marziali.
Ne ripercorreremo la storia, a partire dagli splendori dell’epoca Heian, quando le dame della corte imperiale dettero vita a una letteratura raffinata e complessa che si esprimeva in una forma calligrafica tipicamente e unicamente giapponese. In questa forma, chiamata kana, una speciale attenzione viene riservata alla scelta delle carte e dei pennelli, all’armonia della composizione, alla situazione e perfino all’abbigliamento del calligrafo, perché, come dice il più antico trattato sulla calligrafia, scritto nel 1170-1175 da Fujiwara Koreyuki per sua figlia Dama Daibu, “Non bisogna credere che debbano essere belli solo i caratteri. In tutte queste cose risiede lo splendore della Via”.
Carmen Covito, scrittrice di narrativa e studiosa, si occupa da molti anni di diffondere la conoscenza della cultura giapponese attraverso conferenze, lezioni, corsi e siti web. Membro dell’AISTUGIA (Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi) e dell’EAJS (European Associations of Japanese Studies), dirige la rivista online AsiaTeatro (www.asiateatro.it) ed è vicepresidente dell’associazione culturale shodo.it per la calligrafia sino-giapponese.
Dal 22 al 25 novembre 2016 GROSSETTI ARTE CONTEMPORANEA e MUSEOTEO+ presentano la mostra MA(N)GAZINE, in occasione della pubblicazione del numero 40 della rivista internazionale di arte contemporanea MUSEO TEO ARTFANZINE dedicata alle relazioni tra Italia e Giappone attraverso esperienze e storie personali, un progetto di Giovanni Bai e Carolina Gozzini.
In mostra le opere degli artisti che hanno collaborato alla realizzazione della rivista: Katia Bagnoli, Giovanni Bai, Lorenzo Barassi, Lara Mats Bergquist, Doretta Cecchi, Vincenzo Coronati, Francesco Flamini e Marco de Barba, Edoardo Fontana, Flavio Gallozzi, Taruho Inagaki, Hiro Nakano, Tomoko Nagao, Bruno Riva, Takako Saito, Masa Washio.
INAUGURAZIONE martedì 22 novembre 2016. Dalle 18.30 presentazione della rivista con interventi dei collaboratori, accompagnata da azioni ed eventi: presentazione degli abiti realizzati per MUSEOTEO+ da Carolina Gozzini e Gonaria Morittu, cosplay, esibizione di tango argentino a cura di Makiko Mori e Angela Costanzo.
FINISSAGE venerdì 25 novembre 2016. Dalle 18.30 sono previsti: presentazione di ikebana a cura del Centro di Cultura Giapponese, cerimonia del tè a cura di Alberto Moro dell’Associazione Giappone in Italia, intervento musicale di Luca Saccogna as Luca Pikat, performance calligrafica di Bruno Riva a cura di shodo.it
Nel 2016 corre l’anniversario dei centocinquant’anni delle relazioni tra Italia e Giappone e MUSEOTEO+ partecipa alle celebrazioni pubblicando MA(N)GAZINE un numero della rivista MUSEO TEO ARTFANZINE dedicata alle relazioni tra Italia e Giappone attraverso esperienze e storie di persone che vivono dall’altra parte del mondo rispetto a dove sono nate, o che vi hanno vissuto e sono ritornati (italiani in Giappone e giapponesi in Italia, insomma, ma anche giapponesi in Giappone e italiani in Italia…), di chi vive o ha vissuto da straniero, a volte sentendosi tale anche nel luogo di origine, o forse un po’ alieno.
Nella rivista contributi di: Keiko Ando Mei, Giovanni Bai, Andrea Bader, Lorenzo Barassi, Katia Bagnoli e Bruno Riva, Doretta Cecchi, Vincenzo Coronati e Amaranta Pedrani, Francesco Flamini e Marco de Barba, Edoardo Fontana, Christian Gangitano, Flavio Gallozzi, Elisabetta Gozzini, Carolina Gozzini, Taruho Inagaki, Tosio Kojima, Katsuya Komagata, Yuki Kumagawa, Matilde C., Andrea Mauri, Nicoletta Meroni, Makiko Mori, Alberto Moro, Michiyo Murakami, Shin Murakami, Hiro Nakano, Lucia Salvan, Francesca Simone, Mario Tedeschi, Luca Saccogna, Takako Saito, Urara Sakai, Masa Washio, Claudia Zanfi.
La mostra MA(N)GAZINE presenta le opere degli artisti che hanno collaborato alla realizzazione della rivista: alcuni lavori sono stati realizzati appositamente come i progetti fotografici di Mario Tedeschi sulle giovani coppie italo-giapponesi e quello di Lorenzo Barassi sulla simmetria/asimmetria delle architetture di Tokyo o le calligrafie elettroniche di Giovanni Bai, da cui sono stati ricavati gli abiti di Carolina Gozzini e Gonaria Morittu. Altri autori presentano i progetti su cui da tempo lavorano come Fukushima mon amour di Vincenzo Coronati, le fotografie di Flavio Gallozzi dedicate al gesto nella pratica artistica giapponese, le xilografie di Edoardo Fontana, le calligrafie di Katia Bagnoli e Bruno Riva, le sperimentazioni di Francesco Flamini e Marco de Barba, le allegorie della società globalizzata e dei consumi di massa di Tomoko Nagao. E ancora i videoblog di Masa Washio e una selezione dalla collezione di Museo Teo: Doretta Cecchi, Taruho Inagaki, Tosio Kojima, Hiro Nakano, Takako Saito, due stampe Ukiyo-e anonime (1930 circa) e oggetti pratici e devozionali.
MA(N)GAZINE
DAL 22 AL 25 NOVEMBRE 2016 INAUGURAZIONE MARTEDÌ 22 NOVEMBRE DALLE 18.30
FINISSAGE VENERDÌ 25 NOVEMBRE DALLE 18.30
GROSSETTI ARTE PIAZZA XXV APRILE 11/B PIANO INTERRATO 20121 MILANO
+39 344 2046825
galleria@grossettiart.it
http://www.grossettiart.it/
Lunedì-venerdì, 10-13; 14-18
MUSEOTEO+
museoteo@gmail.com
museoteo.blogspot.it
MANGAZINE40.BLOGSPOT.IT
Giovedì 27 ottobre 2016 dalle ore 17,30 a Milano: “Meeting della Gentilezza – Cuori in Corsa”. Auditorium Bosch, via Marcantonio Colonna 35.
L’Associazione culturale shodo.it ha partecipato con una dimostrazione calligrafica tenuta dalla nostra socia Morena Mauri.
Il maestro Bruno Riva ha regalato alla Human Heart Association che organizzava l’evento una calligrafia il cui significato è “Armonia e bontà d’animo”.
Con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano.
Evento inserito nelle celebrazioni ufficiali per il 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.
L’Associazione culturale shodo.it presenta
Performance e mostra di calligrafia giapponese contemporanea
MUDEC – Museo delle Culture
via Tortona 56, 20144 Milano
Sabato 15 ottobre 2016 alle ore 18:00
performance calligrafica di Bruno Riva
con un’introduzione di Carmen Covito
Esposizione di calligrafie giapponesi contemporanee
Opere di:
Kataoka Shikō 片岡紫江 (1928-2014)
Yonemoto Kōro 米本光露 (1956-2013)
Morioka Shizue森岡 静江
Nakajima Hiroyuki 中嶋宏行
Uehira Baikei上平 梅径
Yamada Tomie 山田富江
Katia Bagnoli 山吹
Bruno Riva 河元仙
Orario mostra
sabato 15 ottobre ore 12:00-22:00
domenica 16 ottobre ore 11:00-19:00
(domenica dimostrazioni e visite guidate alla mostra)
ingresso libero
Evento promosso dal Forum della Città Mondo e dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano
Con il patrocinio del Consolato Generale del Giappone a Milano.
Evento inserito nelle celebrazioni ufficiali del 150° Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia.
Per celebrare il 150°Anniversario delle relazioni tra Giappone e Italia, l’associazione culturale shodo.it presenta una performance calligrafica del maestro Bruno Riva, membro della Japan Educational Calligraphy Federation (Nihon Kyōiku Shodō Renmei). La performance è accompagnata da una mostra di calligrafie giapponesi contemporanee che sarà visitabile per due giorni nello Spazio delle Culture al MUDEC.
La calligrafia in Giappone è stata in ogni epoca un importante strumento di espressione culturale, considerata allo stesso livello artistico della pittura. Oggi si confronta con le avanguardie contemporanee pur mantenendo vivi tutti gli elementi della tradizione, e viene praticata dai giapponesi ma anche da artisti occidentali. Rappresenta quindi uno splendido esempio del dialogo tra antico e moderno, oriente e occidente, che caratterizza la cultura giapponese di oggi.
Durante la performance il maestro Riva scriverà due testi poetici su tela di grande formato (circa 2 x 14 metri).
La poesia in caratteri cinesi (kanji) scritta in orientamento orizzontale, da destra a sinistra, è il primo verso di un componimento del monaco Zen Ryōkan Taigu (1758-1831) mentre la poesia in alfabeto sillabico (kana), scritta in orientamento verticale su più colonne liberamente organizzate, da destra a sinistra, sulla parte iniziale della tela, è un waka di Abe no Nakamaro (698-770) che faceva parte della prima antologia imperiale di poesia in giapponese.
Le due poesie esprimono quindi due diverse forme di calligrafia e due diverse epoche della storia culturale giapponese: due diverse anime del Giappone, che vedremo armonizzarsi sulla superficie della tela così come sono in perfetta armonia nel grande flusso della cultura giapponese.
Il titolo «Ama no hara (le pianure del cielo)» è il primo verso della poesia di Abe no Nakamaro, in cui viene evocato il gesto dei viaggiatori che allontanandosi dall’antica capitale per andare verso occidente si volgevano ad ammirare ancora una volta la luna.
Poesia di Ryōkan Taigu 良寛大愚
Cammino lungo un corso d’acqua cercando la sorgente,
ma dove mi sembrava di vederla, stupito,
mi accorgo che la fonte di tutto non si raggiunge mai.
Ovunque il mio bastone si appoggi, scorrono mille rivoli.
(traduzione shodo.it)
步隨流水覓溪源,行到源頭卻惘然。
始悟真源行不到,倚筇隨處弄潺湲。
Poesia di Abe no Nakamaro 阿倍 仲麻呂 (698-770)
Spaziando con lo sguardo
nella piana celeste
scorgo la luna
fare capolino sulla vetta Mikasa
del monte Kasuga.
(traduzione di Andrea Maurizi)
Ama no hara / furisake mireba / kasuga naru / mikasa no yama ni / ideshi tsuki ka mo
天の原ふりさけ見ればかすがなる三笠の山に出でし月かも
(あまの原ふりさけ見ればかすがなるみかさの山にいでし月かも)
Associazione culturale shodo.it
via Paolo Sarpi 36
20147 Milano
www.shodo.it
Cartella stampa: https://www.shodo.it/mudec-shodo-press/