in occasione della mostra
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PROGRAMMA
martedì 30 novembre
ore 19 – inaugurazione della mostra “Lo spirito e il segno” e presentazione delle Giornate della Calligrafia
ore 19,30 – “Il segno della poesia Tang”: letture di Marcella Mariotti, performance calligrafica a cura di shodo.it
ore 21 – “La Luna”, performance calligrafica di Nakajima Hiroyuki
DESCRIZIONE
«Il carattere giapponese per “luna” nasce dal pittogramma che originariamente raffigurava il corpo celeste.
Ma non è tuttavia con un intento rappresentativo che io calligrafo la luna.
Di fronte a uno schermo o a un foglio bianco le impressioni si susseguono, e con il mio lavoro esprimo ciò che la luna provoca nel mio cuore, utilizzando il carattere “luna” come materiale di partenza.
Giorno dopo giorno la luna cambia gradualmente forma e alterna con regolarità la fase crescente e calante. Come se ogni notte, sul suo corpo, luce e ombra si invadessero a vicenda.
A me sembra che il rapporto fra luce e ombra rappresenti la relazione fra “positivo e negativo”, “dinamico e statico”, “essenza e vanità”.
Mi fa anche pensare a “vita e morte”. Desidero, con il mio lavoro, riconoscere l’impermanenza di tutti i fenomeni, che, nel rapporto dinamico degli opposti, sono soggetti a un continuo mutamento.
“Shogyo-Mujo” è uno degli insegnamenti del Buddha. Significa che nulla rimane uguale. Tutto, di continuo, si trasforma. Ogni cosa della terra partecipa al fluire dell’eterno ciclo di nascita, morte e rinascita.
Il carattere “luna” è per me la rappresentazione simbolica di questo insegnamento.»
Nakajima HiroyukiNato in Giappone nel 1956, Nakajima Hiroyuki iniziò a studiare calligrafia all’età di 6 anni e ne continuò la pratica fino al termine del corso post-laurea di Industrial Engineering Study presso la Chiba University. Intorno ai trent’anni scelse di intraprendere la via dell’arte e incominciò a creare lavori basati sulla calligrafia giapponese. Allo stesso tempo, iniziò a tenere performance artistiche. Le sue opere sono influenzate dalla sua conoscenza del Tai Chi, che iniziò a studiare intorno ai vent’anni. Dal 2000 tiene esibizioni e performance in Italia, Francia, Finlandia, Germania e Stati Uniti. Nel 2006 ha partecipato al Festival di Avignone in Francia. Dal 2008 ha uno studio a Milano. Nel 2010 ha aperto una sua scuola di calligrafia a Tokyo. Le opere del maestro Nakajima si basano sulla pratica della calligrafia giapponese, ma scavalcano i confini della calligrafia contemporanea (“sho”) collocandosi nel più generale ambito artistico dell’espressionismo astratto.
mercoledì 1 dicembre
ore 17,30 – “Il segno della poesia giapponese” : letture di Marcella Mariotti
DESCRIZIONE
evento multimediale: durante le letture verranno proiettate immagini di calligrafie in kana antiche e moderne
ore 19 – “Patriarchi zen, gatti, rane, rape… Segno e ironia nella pittura ad inchiostro”: conferenza di Virginia Sica, docente di Storia e Letteratura giapponese all’Università degli Studi di Milano
DESCRIZIONE
L’arte pittorica ad inchiostro, da secoli prodotta in Giappone e ancor oggi in auge, è comunemente associata alla “pittura in bianco e nero” o, talvolta in modo sommario, alla “pittura zen”. Di certo la scuola zen ha fornito per secoli un apporto imprescindibile allo sviluppo di questa corrente artistica; ma più che il timbro zen – lemma spesso abusato e svuotato dei contenuti originari -, l’aspetto predominante sembra essere, piuttosto, quello di un segno essenziale, immediato, pacatamente ironico, che sottolinea gli aspetti grotteschi della realtà tangibile.
ore 21 – “Calligrafare da dio. Il culto di Michizane e il funerale dei pennelli in Giappone”: conferenza di Carmen Covito, scrittrice
DESCRIZIONE
Nella spiritualità giapponese il divino è in ogni cosa, e anche gli oggetti che ci hanno servito onestamente meritano di essere onorati quando è arrivato per loro il momento di riposare in pace. Al commovente rito del funerale dei pennelli sovraintende una divinità molto particolare: Tenjin, ossia la divinizzazione del poeta, calligrafo e studioso medievale Sugawara no Michizane. Nato in una famiglia di intellettuali nell’845 e assurto ai massimi onori nella corte imperiale dopo una brillante carriera di professore e funzionario, Michizane morì nel 903 dopo essere stato ingiustamente mandato in esilio. Ma ebbe una straordinaria rivincita diventando il patrono degli studi, venerato ancora oggi e sempre popolare.
giovedì 2 dicembre
ore 17,30 – “Scritture e Zen: il canto dei sutra” : conferenza di Rossella Marangoni, nipponista e studiosa delle religioni
DESCRIZIONE
La nozione zen di “non-dipendenza dalle scritture” (furyu monji) impedisce di ascrivere la dottrina all’autorità dei testi, nondimeno la pratica dello Zen è ben lontana dal rifiuto totale delle scritture buddhiste. E la recitazione dei sutra ha un ruolo importante nella ritualità quotidiana zen: fujin è infatti il canto dei sutra che i monaci compiono ogni mattina tenendo tra le mani copie delle scritture.
ore 19 – “Terakoya. L’insegnamento della scrittura”: conferenza di Susanna Marino, docente di Lingua giapponese all’Università degli Studi di Milano-Bicocca
DESCRIZIONE
L’alto livello culturale ed educativo raggiunto dal Giappone durante il periodo Edo (1603-1868) è prova di importanti risorse che hanno favorito la rapida modernizzazione del Paese. Il sistema educativo prevedeva già scuole distinte per ogni classe sociale: le scuole feudali oppure per i samurai, nonché le scuole terakoya (scuole annesse al tempio buddhista) per i cittadini comuni: qui venivano impartite nozioni pratiche ed elementari, utili alla vita quotidiana, e l’insegnamento si accentrava principalmente sulla lettura e la scrittura.
ore 21 – “Meditazione/scrittura/pittura: tre o una?” : conferenza di Gian Carlo Calza, professore di Storia dell’arte dell’Asia Orientale all’Università di Venezia Ca’ Foscari
DESCRIZIONE
Analisi delle calligrafia e pittura zen quali vie di pratica meditativa nello zen di epoca Momoyama e Tokugawa. Uno speciale riferimento verrà introdotto in merito ad alcune recenti considerazioni di natura neuroanatomista di Jill B. Taylor.
venerdì 3 dicembre
ore 17,30 – “Grafica, fotografia, videoarte: la calligrafia nei nuovi media in Giappone” conferenza di Rossella Menegazzo, docente all’Università degli Studi di Venezia Ca’ Foscari e responsabile scientifico progetti The International Hokusai Research Centre
DESCRIZIONE
La conferenza verte sull’uso della calligrafia nei linguaggi visivi contemporanei, dalla fotografia alla grafica e alla videoarte.
ore 19 – “Religiosità e laicità nella cultura musicale di epoca Heian”: conferenza di Edmondo Filippini, musicologo
DESCRIZIONE
L’intervento si focalizzerà sull’origine e sulla storia dei due più importanti repertori musicali, ancor oggi eseguiti e studiati, dell’antichità giapponese: il Gagaku e lo Shomyo, concentrando l’attenzione su quali sono gli effettivi valori di religiosità e laicità compresenti all’intero della cultura, in particolar modo imperiale, dell’epoca Heian (794-1185) attraverso esempi visivi ed uditivi che saranno proposti al pubblico.
ore 21 – “ Shufa de xingshimei faze jianshu (Introduzione ai principi dell’estetica formale in calligrafia)” conferenza di Song Min, docente di calligrafia presso l’Accademia di Belle Arti della Liaoning Normal University, tradotto da Alessandra Lavagnino, Professore di Lingua e cultura cinese all’Università degli Studi di Milano
DESCRIZIONE
I principi che regolano l’estetica formale dell’arte della calligrafia sono di due ordini. Si tratta, in primo luogo, di rispettare i requisiti estetici, il che significa che la scrittura dei tratti e la loro composizione devono rispondere a determinate regole e canoni estetici. In secondo luogo, bisogna tenere conto del gusto formale, vale a dire la corrispondenza che intercorre tra uno specifico gusto estetico e i tratti e la loro composizione.
sabato 4 dicembre
ore 10,30 – Workshop a numero chiuso*: “La nobiltà della scrittura. Introduzione alla calligrafia in kana” con la maestra Yamada Tomie
* Workshop di shodo.it: occorre prenotare scrivendo a workshop @ shodo.it
DESCRIZIONE
L’adattamento della scrittura cinese alla lingua giapponese condusse, verso il IX secolo, alla creazione di due sistemi sillabici kana (hiragana e katakana), che diedero vita a una forma calligrafica specificamente giapponese. Essa divenne il principale mezzo espressivo delle donne, in particolare delle dame di corte, autrici di una straordinaria produzione letteraria di poesie, diari e romanzi. La scrittura in kana venne perciò definita anche “onna-de”, che significa letteralmente “mano di donna”.La maestra Yamada Tomie, nata il 30-10-1926 nella provincia di Shizuoka, nel 1962 si iscrive alla scuola Bunka Shodō della maestra calligrafa Akimitsu Shikō. Dal 1967 frequenta per 4 anni l’università di calligrafia Shogeiin. Dal 1989 è membro dell’associazione di calligrafia Keifukai presieduta dalla maestra calligrafa Kataoka Shikō. Nel 2000 si trasferisce a Milano dove attualmente risiede. Nel 2009 a Lugano e a Milano tiene alcune dimostrazioni nell’ambito della mostra “Shikishi. Le calligrafie di piccolo formato”, alla quale contribuisce con tre opere. Nell’ottobre 2010 shodo.it le dedica la mostra “La nobiltà della scrittura. Opere della maestra Yamada Tomie e della sua scuola” esposta presso la Biblioteca Caversazzi di Bergamo.
ore 14 – Workshop a numero chiuso*: “ La luna. Seminario di calligrafia contemporanea” con il maestro Nakajima Hiroyuki
* Workshop di shodo.it: occorre prenotare scrivendo a workshop @ shodo.it
ore 17,30 – “Tra storia e fiction: la calligrafia nella vita di corte e nella narrativa del periodo Heian”: conferenza di Andrea Maurizi, professore di Lingua e Letteratura giapponese all’Università degli Studi di Milano-Bicocca
DESCRIZIONE
La calligrafia ha da sempre rivestito in Giappone un ruolo di primaria importanza nella vita culturale del paese. Questo intervento si prefigge di illustrare le modalità attraverso cui, nel corso del periodo Heian (794-1185), la calligrafia influenzò il vissuto quotidiano dei membri dell’aristocrazia di corte e la descrizione di alcuni protagonisti della Storia di Genji (Genji monogatari).
ore 19 – “Calligrafia (shufa) ed estetica (meixue) nella tradizione poetica cinese”: conferenza di Alessandra Lavagnino, professore di Lingua e cultura cinese all’Università degli Studi di Milano
DESCRIZIONE
La conferenza tratterà lo stretto legame che intercorre tra la struttura grafica della lingua cinese, le modalità creative della poesia e la resa estetica attraverso l’arte calligrafica.
ore 21 – “Gli aspetti estetici della cerimonia del tè” : conferenza di Alberto Moro, presidente dell’Associazione Culturale Giappone in Italia
DESCRIZIONE
La fruizione estetica che viene offerta ai partecipanti di una cerimonia del tè non è mai fine a se stessa ma è sempre funzionale a una percezione più profonda della realtà circostante.Nella conferenza si analizzeranno diversi aspetti della fruizione estetica e in particolare si approfondirà l’importanza della calligrafia e della composizione floreale nella stanza del tè.
domenica 5 dicembre
ore 14 – Workshop a numero chiuso** : “I quattro tesori della scrittura. Laboratorio di calligrafia cinese” con la pittrice e calligrafa Zheng Rong e Clara Bulfoni, docente di Lingua cinese all’Università degli Studi di Milano
** Workshop dell’Istituto Confucio: occorre prenotare scrivendo a info.confucio@unimi.it
DESCRIZIONE
Un laboratorio per sperimentare e conoscere i segreti della calligrafia cinese, partendo dalle prime antichissime forme di scrittura su ossa bovine e su carapaci di tartaruga fino alla forma grafica attuale. Clara Bulfoni presenterà l’evoluzione degli stili di scrittura attraverso i secoli con esemplificazioni eseguite dalla calligrafa e pittrice Zheng Rong, che accompagnerà i partecipanti in prove di scrittura iniziandoli all’uso dei “quattro tesori”: pennello, carta di riso, inchiostro e pietra da inchiostro. Il materiale sarà messo a disposizione gratuitamente dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano.
ore 16 – Workshop a numero chiuso* : “Dal kaisho, scrittura regolare, al gyōsho, scrittura corrente o semicorsivo” con la maestra Hiraoka Kazuko
* Workshop di shodo.it: occorre prenotare scrivendo a workshop @ shodo.it
DESCRIZIONE
Hiraoka Kazuko, laureata in arte grafica e design nel 1973 all’accademia d’arte Bijutsu Daigaku di Musashino, ha acquisito il titolo di maestra calligrafa nel 1999 dopo 15 anni di studi presso la scuola di arti grafiche Akitsu-kai, sotto la guida di Nakata Kanichi, maestro della famiglia imperiale. Dal 2000 risiede a Torino. Ha partecipato a numerosi eventi con dimostrazioni di calligrafia e ha tenuto varie mostre personali. http://www.k-hiraoka.com
ore 18,30 – Workshop a numero chiuso*: “Hannyashingyō, la scrittura del sutra del cuore come pratica devozionale” con il maestro Bruno Riva
* Workshop di shodo.it: occorre prenotare scrivendo a workshop @ shodo.it
DESCRIZIONE
L’Hannya shingyō, noto in italiano come “Sutra del cuore”, è un conciso testo (14 versi in sanscrito, 260 caratteri nella versione cinese più diffusa) che racchiude l’essenza dell’insegnamento del buddhismo mahayana. Composto in India intorno al IV secolo dopo Cristo, viene quotidianamente recitato alla fine delle sessioni di zazen e lo si può considerare uno dei testi principali a cui si riferiscono tutte le scuole zen.
https://www.shodo.it/hannyashingyo/Bruno Riva, calligrafo, è socio fondatore dell’Associazione culturale shodo.it e curatore di questa mostra. Fondatore e insegnante dell’Accademia Europea di calligrafia Ruimo (Savosa, Svizzera). Coordinatore generale della Confederazione Europea di Calligrafia (CEC). Curatore delle mostre: Calligrafia cinese (2005-2006), Shufa : Calligrafi in Europa (2007), Shodô : Calligrafia giapponese (2007), Il segno rubato (2008), Shikishi: Le calligrafie di piccolo formato (2008-2009)
ore 21 – “I poteri divini della poesia nel teatro Nō“, serata a cura dell’International Noh Institute – Sezione Italia.
“Dal Kagura al Nō: un esempio di possessione nel dramma Makiginu“: conferenza di Monique Arnaud, maestra Shihan.
A seguire, dimostrazioni di brani danzati (shimai) dal repertorio del Nō .
DESCRIZIONE
In occasione della rassegna “Giornate della calligrafia” l’International Noh Institute – Sezione Italia interverrà con una conferenza e una dimostrazione di teatro Nō.
Il Nō è danza, musica, teatro e poesia, per questo durante la conferenza dal titolo “Dal Kagura al Nō: un esempio di possessione nel dramma Makiginu” tenuta dalla Maestra shihan Monique Arnaud, verranno presentati dei brani e lette delle poesie, parte integrante di molte opere e in particolare verrà analizzato il dramma intitolato Makiginu, l’unico Nō in cui un essere umano viene posseduto da un dio. La poesia suscitata nel protagonista dalla vista di un pruno in fiore è il punto di avvio della narrazione.Il programma proseguirà con l’esibizione della Maestra e degli allievi (Cristina Picelli, Camilla Monopoli, Edmondo Filippini e altri) in shimai, brevi danze estratte da Nō (poesia in azione).Trama di Makiginu
In seguito a un sogno l’imperatore ordina a un ufficiale di corte di raccogliere mille rotoli di seta (makiginu) da tutte le province, affinché vengano offerti al tempio di Kumano.Uno dei portatori in viaggio verso Kumano, attratto dalla bellezza di un pruno in fiore, si ferma vicino al tempio del dio Otonoashi no Tenjin e compone una poesia che offre al dio, arrivando così in ritardo alla consegna. L’ufficiale lo accusa di mentire e vuole punirlo, ma il dio, grato per l’offerta, interviene per salvarlo. Prendendo possesso di una sacerdotessa/medium e parlando attraverso la sua bocca, dimostra che il portatore ha veramente composto una poesia e ne rivela i poteri divini. Su richiesta dell’ufficiale, recita preghiere e alla fine danza.
Lunedì 6 dicembre
ore 10-13 – Visite guidate e visite scolastiche alla mostra. È necessaria la prenotazione.
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Tutte le conferenze, le performance e la visita alla mostra sono a ingresso libero.
Per partecipare ai workshop a numero chiuso è necessaria la prenotazione.
Scuole e gruppi possono prenotare una visita guidata con dimostrazione negli orari non occupati da altre attività, scrivendo a:
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Si rende noto ai visitatori che la caffetteria-bar della Casa delle culture del mondo sarà aperta durante lo svolgimento delle attività pomeridiane e serali a partire dalle ore 17,30
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L’Associazione culturale shodo.it è un’associazione senza scopo di lucro, costituita nel 2007 a Milano per promuovere la conoscenza dell’arte del Giappone e dell’Estremo Oriente e in particolare lo studio, la diffusione e la pratica della calligrafia. Utilizza il sito web www.shodo.it come strumento di informazione e divulgazione. Opera attraverso l’organizzazione di seminari, mostre e conferenze.
L’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Milano fa parte di una rete mondiale di circa 300 centri sparsi in 80 stati (8 in Italia) ideata per promuovere e diffondere la lingua e la cultura cinesi attraverso l’accordo tra prestigiose università cinesi e straniere. L’Istituto nasce dalla collaborazione dell’Università degli Studi di Milano con la Liaoning Shifan Daxue (Liaoning Normal University) e l’Ufficio per la diffusione della lingua cinese nel mondo (Hanban) di Pechino.
Il Dipartimento di Scienze Umane per la Formazione “Riccardo Massa” dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca è caratterizzato da una vocazione interdisciplinare ispirata alla consapevolezza che gli scenari del mondo contemporaneo richiedono nuovi tipi di competenze e nuovi modi di pensare, in una pluralità di prospettive di ricerca.
La mostra “Lo Spirito e il Segno. Calligrafie dell’Estremo Oriente su tema religioso e morale” è organizzata dall’Associazione culturale shodo.it in collaborazione con la Confederazione Europea di Calligrafia con il patrocinio di: AISTUGIA (Associazione Italiana per gli Studi Giapponesi) ________ Fuori dalla sede espositiva |
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