Notizie

Corso intensivo

 

Presso il Centro di Cultura Giapponese
via Lovanio, 8 · Milano (Moscova M2)
si terrà il
Corso intensivo di calligrafia giapponese
“La Via della Scrittura”

8 incontri con Bruno Riva
da venerdì 6 febbraio 2015
dalle ore 15.00 alle 17.00

Per informazioni e prenotazioni scrivere a:
associazione[CHIOCCIOLA]shodo.it
www.shodo.it

FujiwaraYukinari-972-1027
Calligrafia di Fujiwara Yukinari (972-1027)

 

Conferenza a Milano

TENARAI
Il segreto della calligrafia giapponese
 

Venerdì 23 gennaio 2015 ore 18.30
conferenza di Carmen Covito

Centro di Cultura Giapponese
via Lovanio, 8 · Milano (Moscova M2)

Ingresso libero con prenotazione obbligatoria al nr. 338-1642282
fino a esaurimento posti.

01

 “Su carta cinese piuttosto robusta aveva tracciato caratteri in forma corsiva che al Principe parvero particolarmente eleganti, mentre sulla leggera carta di Koma, dalla grana sottile, morbida e delicata e dai colori poco appariscenti, aveva usato la flessuosa scrittura femminile, tracciando accuratamente ogni tratto, e il risultato era incomparabile. Al Principe, che stava osservando quegli scritti, sembrò che persino le sue lacrime di commozione dovessero scorrere all’unisono, seguendo le fluide linee del pennello, e che mai si sarebbe stancato di ammirarle…”

Murasaki Shikibu, La storia di Genji, traduzione di Maria Teresa Orsi, Einaudi 2012

 

L’arte della calligrafia, nata in Cina, diventa in Giappone una via per la realizzazione spirituale e una disciplina i cui segreti vengono trasmessi all’interno di scuole ereditarie, come la poesia, l’ikebana, il teatro o le arti marziali. Con l’invenzione degli alfabeti sillabici kana e lo sviluppo della letteratura delle dame di corte, già nell’epoca Heian emergono stili calligrafici tipicamente e unicamente giapponesi: una forma di bellezza raffinata e complessa che ancora oggi sa deliziare gli occhi e parlare al cuore. Nel primo trattato calligrafico, scritto nel 1170-1175 da Fujiwara Koreyuki per sua figlia Dama Daibu, vengono analizzati la scelta delle carte e dei pennelli, l’armonia della composizione, la situazione, i gesti, perfino l’abbigliamento del calligrafo, perché “Non bisogna credere che debbano essere belli solo i caratteri. In tutte queste cose risiede lo splendore della Via”.

Lettera dell'imperatore Go Yozei (1592)
Lettera dell’imperatore Go Yozei (1592)

 

 

 

Rengetsu a Lugano

Le associazioni Giappone in Ticino e shodo.ch presentano la conferenza dal titolo “Lo spirito dello Iaido – lo spirito ascetico e il senso dello iaido oggi” tenuta dal maestro Kentarō Miyazaki 8° dan Hanshi Muso Shinden Ryu iaido e, a seguire, un Embu (dimostrazione) di iaido, l’arte dell’estrazione e dell’uso della spada giapponese (katana). Miyazaki Kentarō ricopre il ruolo di professore ordinario di Studi Interculturali all’Università Junshin di Nagasaki.

Martedì 26 Agosto 2014
presso “il Ciani”
viale Carlo Cattaneo, Lugano
alle 19:00

iaido-ciani

 

in occasione dell’evento
Lo spirito dello iaido

l’Associazione culturale shodo.ch presenta la mostra calligrafica

Omaggio all’arte di Luna di Loto
La poetessa Ōtagaki Rengetsu,

monaca viandante
a cura di Katia Bagnoli e Bruno Riva

23-Morioka

 

presso “il Ciani”
viale Carlo Cattaneo, Lugano
martedì 26 agosto 2014
dalle 14:00 alle 19:00

Saranno in mostra opere di:
Yamada Tomie, Nakajima Hiroyuki, Morioka Shizue, Katia Bagnoli, Bruno Riva, Kataoka Shikō, Carmen Covito, Madoka (Nakazawa Kenyo), Iyama Kenkō, Titose (Okamura Chitose), Yurugi Hiroko, Ideshita Ryōshun, Uehira Baikei, Okumura Shoko, Yonemoto Kōro, Mine Conti, Sibylle Leuthardt, Ruth Gibellini, Paola Tampieri, Claudia Verri, Fabrizio Piotti, Roberto Pappalettera, Ruan Zonghua, Morena Mauri.

La mostra si propone di far conoscere l’affascinante figura di una poetessa, calligrafa e ceramista del passato, Ōtagaki Rengetsu (1791-1875) attraverso opere a lei dedicate da calligrafi contemporanei giapponesi e europei.
Sono esposte una trentina di opere di medie e grandi dimensioni, 23 delle quali presentate a Milano nello scorso mese di giugno alla Galleria Arte Giappone di vicolo Ciovasso 1.
Si tratta principalmente di kakejiku, e di un’installazione composta da 66 tanzaku, opere calligrafiche di piccole dimensioni. Le opere sono state appositamente realizzate per questa occasione: gli artisti hanno calligrafato poesie di Rengetsu, nella propria interpretazione moderna o nell’esecuzione di rinsho – la pratica della copia calligrafica – oppure testi che evocano la sua spiritualità e l’ambiente in cui visse.
Sono esposti anche due tanzaku originali di Rengetsu, due opere pittoriche e calligrafiche del celebre Tomioka Tessai (1836-1924) che con lei collaborò spesso e alcuni altri pezzi degli inizi del Novecento come due poesie del monaco calligrafo Nantenbō (Nakahara Nantenbō 中原 南天棒, 1839-1925).

 

 

Continua la mostra a Milano

La mostra continua!

presso l’Associazione culturale Arte Giappone
vicolo Ciovasso 1, Milano
fino al 3 luglio, dalle 14:00 alle 19:00
(chiuso domenica e lunedì)

In prosecuzione della mostra “La poetessa Ōtagaki Rengetsu, monaca viandante. Omaggio all’arte di Luna di Loto” presso l’Associazione culturale Arte Giappone in vicolo Ciovasso 1 restano in esposizione fino al 3 luglio altre opere e la grande calligrafia prodotta dal maestro Uehira Baikei durante la performance di sabato 21 giugno. Baikei, un noto calligrafo di Osaka, ha iniziato da Milano il suo tour europeo di seminari e dimostrazioni.

baikei-performance-21-06-2014-1

baikei-seminario-IMG_8455

baikei-seminario-IMG_8393

 


 

Concerto di flauto noh

In occasione della mostra “La poetessa Ōtagaki Rengetsu, monaca viandante – Omaggio all’arte di Luna di Loto”

nonaka-kumiko

 

presso Arte Giappone
vicolo Ciovasso 1, Milano

Martedì 17 giugno – ore 19:00

Concerto di flauto nō

strumento usato nel teatro nō,
kyōgen e kabuki

Flautista Kumiko Nonaka

http://fuu-chou-sha.jp

 

 

 

 

Programma

1. Sagariha (Musica per teatro nō) 4min
Nel teatro nō questa melodia accompagna le entrate in scena di personaggi eleganti, come un principe o una fanciulla celeste. Normalmente è suonata dal flauto assieme a percussioni di tre tipi.

2. Ama tarasu – La ricchezza del Cielo (Composizione di Kumiko Nonaka) 7min
Milleduecentocinquanta anni fa, fu eretta la statua del Grande Buddha al Tōdai-ji di Nara, con una magnifica cerimonia inaugurale alla quale parteciparono attori e artisti arrivati dall’Asia centrale attraverso la via della seta. Il brano è ispirato a questa immagine della prima capitale giapponese che risuonava di musiche e ritmi esotici.

3. Mizube no koe – Voci della spiaggia (Composizione di Kumiko Nonaka) 8min
Il brano si ispira all’antica leggenda delle fanciulle divine che, simili nell’aspetto a giovani sacerdotesse, giocano su una spiaggia danzando e cantando.

4. Sagi – L’airone (Musica per kyōgen, una forma di teatro comico sviluppatosi assieme al nō) 3min
Musica da ballo: rappresenta la scena di un airone che cammina con le sue lunghe zampe becchettando nel fango della risaia per cercare da mangiare.

5. Sakura – Fiori di ciliegio 3min
Canzone tradizionale, una delle melodie giapponesi più conosciute.

6. Shishi (Musica per teatro nō) 5min
Danza del leone dal dramma nō “Shakkyō”. È una delle più note shishimai (danze del leone): al monaco Jakushō appare un messaggero del bodhisattva Monju sotto forma di un cane-leone che danza giocando con splendide peonie.

Lo strumento musicale
Il nōkan è un tipo di flauto traverso usato nella musica del teatro nō. Non se ne conoscono esattamente le origini, ma probabilmente deriva dal flauto ryuteki usato nel Gagaku. La lunghezza dello strumento è circa 40cm ed è composto di due corpi inseriti uno nell’altro. Il materiale è il bambù affumicato (susudake) e stagionato a fuoco (yakidake), ricoperto da vari strati di lacca naturale. Il corpo interno (detto nodo, “la gola”) permette al nōkan di ottenere le sue tipiche note sovracute (hishigi). Nell’accompagnamento musicale per il teatro nō questo flauto viene utilizzato assieme agli strumenti a percussione per esprimere le più varie atmosfere. Il suo suono è particolamente adatto ad evocare sensazioni astratte o creare un’aura di magia o di preghiera.