"Portando con te il cestino, quel bel cestino,
e con la paletta, quella bella paletta,
o fanciulla che raccogli erbe di campo su questa collina,
della tua casa rivelami il nome ed il tuo.
Nel paese di Yamato, che gli dei guardano dalla volta celeste,
io abito da sempre sotto il suo tetto e governo l'intero regno.
Sono io, proprio io a sedere sul trono e a me tutto s'inchina.
Che gioia se a me, proprio a me dicessi la casa ed il nome."
Man'yōshū (1:1)
Chōka attribuito all'imperatore Yūryaku (418-479) che dà vita a un rituale affettivo ed intimo; chiedere il casato o il nome a una donna significava chiederne la mano, se la donna rispondeva accettava la proposta di matrimonio.
Forma di scrittura normale, Kaishu (Kaisho)